La nostra storia

L’Associazione di Promozione Sociale è stata fondata nel 1995 da un gruppo di pazienti del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Città di Torino, guidate da un’idea importante e molto concreta: creare un’associazione che fosse dei pazienti e in cui il ruolo del personale educativo fosse principalmente di supporto.

Tra gli interlocutori principali di Self Help, dunque, vi è sempre stato il servizio sanitario pubblico, che in quegli anni iniziava a integrare i suoi servizi – svolti in ambulatori, centri diurni, gruppi appartamento, percorsi di inserimento nel mondo del lavoro – con ciò che poteva essere offerto dalle realtà associative del territorio: un ambiente di riabilitazione non connotante e che favorisse la centralità di ogni persona nel proprio percorso di recovery.

Ed è proprio questa la parola chiave: recovery, che in italiano si può esprimere come “riconquista della consapevolezza di sé” e si concentra (al di là della possibile guarigione clinica) sul percorso di costruzione di vita di ciascuno. Da questo nasce la nostra associazione.

L’attività di Self Help si è concentrata per moltissimi anni sulla dimensione dell’abitare: gestendo degli appartamenti i cui ospiti ricevevano un supporto educativo per alcune ore al giorno e conducevano in autonomia la restante parte della giornata, si metteva in luce l’efficacia dell’auto mutuo aiuto. Lo stesso avveniva in Via Pietro Giuria 30, luogo di ritrovo e sede di numerose attività socializzanti, ancora oggi cuore dell’associazione. In ogni luogo di Self Help la filosofia è la stessa: laddove le persone possono aiutarsi vicendevolmente, occorre incentivare la loro possibilità di essere risorsa per gli altri e protagonisti del proprio percorso di riabilitazione.

Oggi continuiamo a rimanere fedeli agli obiettivi originari di Self Help, mettendo in campo risorse e idee nuove, con la finalità di aprirci maggiormente sul territorio e diventare un punto di riferimento per chi desidera lavorare sulla propria salute mentale in un’ottica di condivisione e scambio, come avviene per esempio nei gruppi AMA (Auto-Mutuo-Aiuto).

L’Associazione di Promozione Sociale è stata fondata nel 1995 da un gruppo di pazienti del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Città di Torino, guidate da un’idea importante e molto concreta: creare un’associazione che fosse dei pazienti e in cui il ruolo del personale educativo fosse principalmente di supporto.

Tra gli interlocutori principali di Self Help, dunque, vi è sempre stato il servizio sanitario pubblico, che in quegli anni iniziava a integrare i suoi servizi – svolti in ambulatori, centri diurni, gruppi appartamento, percorsi di inserimento nel mondo del lavoro – con ciò che poteva essere offerto dalle realtà associative del territorio: un ambiente di riabilitazione non connotante e che favorisse la centralità di ogni persona nel proprio percorso di recovery.

Ed è proprio questa la parola chiave: recovery, che in italiano si può esprimere come “riconquista della consapevolezza di sé” e si concentra (al di là della possibile guarigione clinica) sul percorso di costruzione di vita di ciascuno. Da questo nasce la nostra associazione.

L’attività di Self Help si è concentrata per moltissimi anni sulla dimensione dell’abitare: gestendo degli appartamenti i cui ospiti ricevevano un supporto educativo per alcune ore al giorno e conducevano in autonomia la restante parte della giornata, si metteva in luce l’efficacia dell’auto mutuo aiuto. Lo stesso avveniva in Via Pietro Giuria 30, luogo di ritrovo e sede di numerose attività socializzanti, ancora oggi cuore dell’associazione. In ogni luogo di Self Help la filosofia è la stessa: laddove le persone possono aiutarsi vicendevolmente, occorre incentivare la loro possibilità di essere risorsa per gli altri e protagonisti del proprio percorso di riabilitazione.

Oggi continuiamo a rimanere fedeli agli obiettivi originari di Self Help, mettendo in campo risorse e idee nuove, con la finalità di aprirci maggiormente sul territorio e diventare un punto di riferimento per chi desidera lavorare sulla propria salute mentale in un’ottica di condivisione e scambio, come avviene per esempio nei gruppi AMA (Auto-Mutuo-Aiuto).